Bosco Intensivo

Quello che avete di fronte è un “Bosco Intensivo”, piantato dal lato della Via C. Colombo, a rinforzare l’azione anti-inquinamento della siepe ed occupa una striscia di terreno profonda 8 m, lunga circa 18 m, in ideale continuazione della duna. Gli alberi, alti in media 70 cm, sono stati piantati molto vicini, con una densità di 2 – 3 piante a metro quadrato. Questo approccio contraddice le normali tecniche di rimboschimento, in cui si allocano alberi a distanze di 8 – 10 m, e rappresenta una scommessa che abbiamo fatto.
Ci siamo basati su video e articoli relativi a tale tecnica, proposta dal giapponese Akira Miyawaki, già professore alla Yokohama National University, ormai novantenne, che ha girato il mondo piantando oltre 40 milioni di alberi in diversi paesi. Secondo Miyawaki, con questa tecnica la crescita degli alberi sarà più rapida perché stimolata dalla competizione per la luce, mentre la vicinanza garantirà una reciproca protezione, dal caldo o dal freddo, e una migliore utilizzazione dell’acqua.
Seguendo questi suggerimenti abbiamo piantato, inframmezzandoli, sia arbusti, sia alberi di diversa altezza, comunque tutte piante da clima mediterraneo tra cui frassino maggiore, orniello, acero campestre, bagolaro, ontano nero, carpino bianco, ciliegio, tiglio e olmo, roverella, jacaranda, qualche leccio, ginestre, ligustri, sanguinelle, viburni. Tutte piante che hanno anche buone capacità di assorbire le particelle inquinanti dovute al traffico della Via Colombo, e migliorare il “microclima” del Parco.
Ovviamente il tutto va controllato, per capire se funziona. Per questo abbiamo cominciato un monitoraggio della piantagione, e tra un paio di anni sapremo dirvi come va. E’ possibile che alcuni alberi prendano il sopravvento e che altri risultino soffocati. In tal caso, vi sarà una selezione naturale cui siamo curiosi di assistere.
Nel frattempo, vi preghiamo di rispettare il Bosco in crescita.