Caprifoglio

Pianta di tipo lianoso, cioè a portamento rampicante, e tali sono i fusti, i quali possono arrivare fino 5 m d’altezza, molto ramosi nella fase iniziale. Caratteristica del fusto è che invecchiando la corteccia diventa verdognola.

Le foglie sono semplici, caduche e opposte; hanno la lamina consistente, la pagina superiore di colore verde chiaro, la pagina inferiore un po’ più scura, a forma ovata.

L’infiorescenza è formata da 5 o 6 fiori sessili, disposti a fascetti nell’ultima coppia di foglie a forma di cappa. I fiori sono ermafroditi con calice, corolla, androceo e gineceo e sono pentameri, i filamenti inseriti nel tubo, lunghi circa 1 cm, terminano con antere gialle. Emanano i fiori un bel profumo, sono di color bianco crema o giallastri.

l frutto è una bacca succosa arancio-rossastra.

La fioritura avviene tra maggio e luglio.

Il termine caprifolium deriva dal latino, è una parola composta da due termini capra, che significa capra, e folium, che significa foglia, tale nome è dovuto alla capacità della pianta di arrampicarsi, un’abilità molto simile a quella delle capre nelle scalate, inoltre le capre molte volte si spingono molto in alto per brucare le foglie di alcune piante di questa specie.

I greci chiamavano questo rampicante periclymenon cioè circondo da ogni parte

Il vigore con cui il caprifoglio si arrampica, spesso a discapito delle piante vicine, ne tradisce l’origine umile e soprattutto selvatica: è pianta di bosco, si avvinghia a qualsiasi sostegno, perfino a sé stesso se necessario,non stupisce che proprio il caprifoglio sia stato scelto dalla mitologia medioevale come simbolo botanico dell’amore indissolubile che univa Tristano ed Isotta: Sulle loro tombe nacquero due piante, un nocciolo e un caprifoglio, le due piante crescendo si intrecciarono così saldamente da non poter mai più essere separate”.

La pianta del Caprifoglio non sfuggì all’attenzione degli erboristi del passato che ne usavano i fiori in pozioni contro l’allergia, il mal di testa e l’asma. I decotti di foglie invece, venivano usati come antinfiammatorio, antisettico e venivano applicati su stomatiti, foruncoli e ferite.

In epoca romana Plinio consigliava il decotto di fiori (L. etrusca) per il suo effetto diuretico.

Sia le foglie che i fiori non si usano freschi ma si lasciano essiccare in ambiente buio e asciutto per poi essere utilizzati in infusi e decotti. La raccolta e l’essiccazione dei fiori va fatta appena sbocciati, mentre quella delle foglie da maggio a luglio.

Il frutto è una bacca succosa arancio-rossastra con piccoli semi discoidi all’interno molto tossici per la presenza di alcaloidi.

Il caprifoglio è anche il sedicesimo fiore di Bach

In particolare il caprifoglio,è rivolto a quei soggetti che vivono con sentimento di nostalgia il passato, e rimpiangono le occasioni perdute.

Curiosità: nell’antichità i fiori avevano proprietà propiziatorie per un buon matrimonio.

Secondo un’antica tradizione dei mazzetti di fiori di caprifoglio, dall’intenso profumo devono essere messi nella stanza da letto delle ragazze per favorire sogni d’ amore e per propiziare il matrimonio.

Nel linguaggio dei fiori il caprifoglio significa il Legame d’amore.