Fico

L’antichissimo albero del Fico, o Ficus Carica dal suo nome originale, oggi viene coltivato in tutto il mondo e, nel nostro paese, i maggiori produttori sono Campania, Calabria e Puglia.
Quello che noi chiamiamo fico è in realtà
il fiore della pianta, all’interno del quale gustiamo i piccoli semini che sono i veri frutti. Esistono molte varietà di fico, le più consumate ed apprezzate sono quelle dalla buccia di colore verde o viola.

Inoltre, troviamo due specie di fichi sulle nostre tavole: I fichi fioroni, che fruttificano a maggio e ad agosto settembre, ed I fichi forniti che fruttificano da agosto a settembre. In autunno troviamo anche i fichi tardivi.

Due parole possono bene descrivere le principali proprietà di questa pianta: energia ed equilibrio.

I fichi sono ricchi di fibre, acqua, zuccheri e poveri di grassi. Contengono vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C e sali minerali tra cui potassio, ferro, fosforo, calcio e magnesio. Sono altresì ricchi di polifenoli, sostanze dalle proprietà altamente antiossidanti.

I fichi, data l’elevata quantità di acqua e fibre, hanno proprietà lassative, digestive e re mineralizzanti.
Rinforzano il
sistema osseo, i denti ed hanno proprietà energizzanti e tonificanti. Migliorano inoltre la salute della pelle, sono antinfiammatori ed anti parassitari.

I fichi freschi sono un ottimo energizzante poiché gli zuccheri in esso contenuti sono facilmente assimilabili. Possono essere consumati al naturale o utilizzati per la preparazione di confetture e creme dolci.

I fichi essiccati o secchi danno un apporto di fibre e minerali molto superiore a quelli freschi. Possono essere consumati come spuntino di metà mattina o pomeriggio, e si consigliano soprattutto a chi fa attività sportiva.

Questi dolci frutti sono utilizzati anche in fitoterapia sotto forma di macerato glicemico chiamato Ficus carica, utile anche nelle manifestazioni psicosomatiche che si riflettono a livello gastrointestinale, svolgendo il frutto una funzione di regolatore del succo gastrico.

Il fico ha infine un importante valore simbolico, riscontrabile in molti episodi della storia dell’uomo.

E’ citato nell’Antico Testamento come la pianta che coprì le nudità di Adamo ed Eva e come simbolo di abbondanza, in Egitto era considerato l’albero dell’immortalità e con il suo legno venivano costruiti i sarcofagi per facilitare il viaggio nell’aldilà, nell’antica Grecia era l’albero consacrato a Dionisio, ed Omero lo cita spesso nella sua Odissea.

Inoltre si narra che Siddharta Gautama noto anche come il Buddha raggiunse l’illuminazione meditando sotto un albero di fico. Così anche oggi il fico è simbolo di abbondanza, prosperità, verità e sapienza.