Gelso

L’albero di gelso, nome scientifico Morus, è un genere di pianta che appartiene alla famiglia delle Moracee.
Le principali specie presenti in Europa sono due, il gelso nero,
Morus nigra e il gelso bianco, Morus alba.

Il gelso nero è originario dei paesi che si affacciano sulle coste orientali del Mediterraneo. Si diffonde in Europa prima dell’epoca romana. E’ conosciuto da tempi antichi con il nome di moro.

Il gelso bianco, invece, è originario della Cina. La sua storia è da sempre collegata a quella dell’allevamento del baco da seta. L’imperatrice cinese Si Ling Chi, già nel 2.700 a.C., notò alcuni bruchi che mangiavano le foglie del gelso bianco, prima di tessere il loro bozzolo. Affascinata dalla lucentezza del filo prodotto, ideale per tessere il velo di un’imperatrice, ordinò che questi bachi venissero allevati. Iniziò allora l’allevamento del baco da seta, e con esso del gelso bianco, unica pianta in grado, con le sue foglie, di nutrire questi esigenti bruchi.

I gelsi sono longevi e rustici. Hanno chioma espansa, globosa, decidua; le foglie, di color verde chiaro, sono generalmente cordate (rotonde ma appuntite) e a volte lobate ; il fusto è eretto, ma spesso ogni singola pianta sviluppa più tronchi paralleli, con corteccia grigiastra. I fiori compaiono poco dopo il germogliamento,in primavera inoltrata, poco appariscenti e portati in piccole infiorescenze maschili o femminili separate, ma presenti sulla stessa pianta (specie monoica). E’ infatti una pianta generalmente autofertile e che quindi anche da sola può produrre frutti.

Solo dalle infiorescenze femminili però si sviluppa, da giugno a settembre, la tipica mora, che è un frutto composto: ogni singolo fiorellino porta a maturazione il suo piccolo frutticino (tanti frutticini appressati formano la mora). Le more mature sono di un colore che va dal bianco, al rosato, al rosso fino anche al nero, nel gelso bianco; dal rosso scuro al nero nel gelso nero.

Le dimensioni dei frutti sono di 2-3 cm di lunghezza.Le more bianche hanno un sapore dolce e poco incisivo, quelle nere (su cui porremo maggiormente l’attenzione) sono più succose e rinfrescanti e dal gusto piacevole, che deriva da un buon equilibrio tra dolce e acidulo.

La more di gelso sono un frutto poco calorico sono ricchi di sali minerali come calcio, magnesio, ferro, potassio, fosforo e vitamine, soprattutto del gruppo B e le vitamine A,C, E e K. sono anche un’ottima fonte di antociani antiossidanti.

Plinio il vecchio oltre a definirlo “sapientissima arborum”, il più saggio degli alberi perchè con pazienza attende che siano scongiurate anche le gelate più tardive per emettere il fogliame, ne consiglia l’uso per decotti contro il mal di gola e di stomaco.

Ovidio nelle sue Metamorfosi, narra un episodio che ha come protagonisti due babilonesi, Piramo e Tisbe i quali, ostacolati dalle rispettive famiglie nel vivere il loro amore, si amarono e poi morirono sotto un albero di gelso. Le more dapprima di colore bianco, si tinsero con il sangue dei due giovani che, da quel momento furono di un rosso cupo in ricordo di questo grande amore.

Celebre è inoltre il dipinto di Van Gogh che ha per soggetto proprio un gelso.