Orti Urbani Garbatella

Il progetto Orti Urbani Garbatella è nato nel 2009 da una colazione di associazioni diverse con lo scopo di proteggere l’intera area (45.000 metri quadrati) dagli attacchi speculativi. La sua particolare localizzazione rende quest’area verde estremamente attrattiva per il settore edilizio, ma allo stesso tempo quest’area gioca il ruolo importante di “filtro verde” contro lo smog proveniente dalla strada di Cristoforo Colombo, che è una sorta di autostrada in città.

È un progetto che nasce in continuità storica con la battaglia ultraventennale portata avanti su quell’area dai cittadini della zona e da diverse associazioni, prima fra tutte il Circolo della Garbatella di Legambiente, per la realizzazione di un parco su questa area verde che il Comune di Roma, nel 1992, voleva destinare alla realizzazione di un centro congressuale con strutture ricettive.

Attraverso il meccanismo di veltroniana memoria degli “oneri a scomputo” l’area fu successivamente destinata a verde pubblico e vennero messi a budget 800mila € per la realizzazione del parco. Con l’avvicendamento dalla giunta Veltroni a quella Alemanno quei soldi sparirono dal bilancio comunale e il rischio di una speculazione sull’intera area si faceva sempre più pressante.

Si rendeva necessario un cambio di passo che trasformasse le iniziative che venivano organizzate a protezione dell’area da “occasionali” a “continuative”. L’unica attività che ci sembrava potesse garantire un presidio costante era proprio quella orticola. La scommessa è stata duplice: da un lato rendere coltivabile un’area assolutamente de-naturalizzata, dall’altra distogliere le morbose attenzioni degli speculatori dai progetti che avevano già elaborato su nostro parco.

Così, nell’autunno del 2009 quella rete di associazioni (fra cui, oltre al Circolo Garbatella di Legambiente anche Casetta Rossa, Centro Sociale La Strada, l’Associazione Le Casette, Controchiave, per citare le principali) decise di occupare una porzione di area verde da destinare ad orti.

Un’impresa eroica che ha richiesto la realizzazione di una serie iniziale 15 buche profonde un metro di circa 40 mq (successivamente diventate 25), riempite poi con terra di riporto, ma comunque coltivabile.

Con la quasi contestuale partecipazione al bando della Provincia di Roma per la realizzazione dei primi orti urbani nella fascia cittadina interna al GRA abbiamo ottenuto un piccolo finanziamento (2.000€) per le spese di startup, ma. soprattutto abbiamo incassato un riconoscimento istituzionale importantissimo che ha aperto la strada ad una serie di successive appoggi istituzionali, primo fra tutti quello del Municipio.

Il successo di questa iniziativa, ripresa poi in molte altre parti di Roma, ha suscitato una reazione violenta e morbosa maturata negli ambienti malati e mafiosi della nostra città. Nell’estate del 2013, in due incursioni notturne, vengono tagliati un centinaio di alberi piantati dai cittadini del quartiere. La reazione di indignazione prodotta da questo episodio a livello cittadino (condivisa anche con le istituzioni locali) ha dato la spinta che mancava per l’avvio dei lavori di realizzazione del Parco Garbatella, che è attualmente affidato Circolo Garbatella Legambiente.

Come in una fattoria abbiamo piantato il seme degli orti urbani e stiamo raccogliendo un grande parco, dove le persone giocano, fanno sport, si incontrano o, semplicemente, trascorrono del tempo per rilassarsi dopo una giornata di lavoro, il tutto in modo sostenibile .

Questo era il nostro scopo originale. Il progetto OUG ha dato il via ad una pratica ormai molto diffusa a Roma e ora ci sono circa 300 orti urbani condivisi nella nostra città. Ma ci sono altri ottimi risultati, forse meno evidenti, più personali che hanno impatti importanti sulle vite dei singoli abitanti di questa nostra grande città: negli orti e giardini urbani si coltivano relazioni tra le persone mentre si sviluppa consapevolezza. Un risultato oggi difficilmente raggiungibile in altri contesti.