Tiglio

Il tiglio, questo bellissimo albero cresce spontaneo in quasi tutta l’Europa fino a 1500 m s.l.m. e sono delle piante molto longeve che possono arrivare ad avere anche 1000 anni di età. Appartiene al genere Tilia ed alla famiglia delle Tiliaceae.

Il nome deriva dal greco ptilon «ala o penna leggera» per la caratteristica brattea laterale dei peduncoli dell’infiorescenza che ne agevola la diffusione grazie al soffiare del vento.

L’albero può arrivare a grandi dimensioni, anche superare i trenta metri di altezza.

La sua corteccia presenta un colore grigio scuro e diverse venature che scorrono in direzione longitudinale (dopo circa 15 anni).

Il tiglio ha come particolare della sua bellezza un fogliame vivace in un’ ammirevole successione di colori che passano da un verde pallido, tenue, fino a sfumature decisamente più ricche tendenti al verde scuro, per arrivare a tonalità vicine all’oro pallido in autunno. Le foglie sono ampie e cuoriformi e presentano un margine leggermente seghettato. Anche i fiori donano all’albero una straordinaria vivacità, specie durante la stagione estiva quando ravvivano il loro colore inizialmente bianco giallastro che volge in seguito verso tonalità di giallo più acceso. I fiori, dal profumo davvero incantevole e molto apprezzati dalle api, sono ermafroditi e presentano un calice con 5 sepali e corolla con 5 petali riuniti in piccoli mazzetti portati da un peduncolo che parte dalla brattea laterale che serve a favorire la disseminazione dei frutti, una volta maturi, ad opera del vento.

I frutti sono a forma di capsula ovale delle dimensioni di un pisello.

L’uso primario alimentare di questa pianta lo fanno le api fornendoci un miele molto conosciuto e largamente utilizzato in tutto il mondo.

Il tiglio è una pianta molto ricercata in erboristeria; i suoi costituenti sono: flavonoidei, cumarine, olio essenziale, mucillaggini, tannini, vitamina C, acido caffeico e zuccheri.

Le proprietà del tiglio sono: calmante, sedativo, ansiolitico, antireumatico, mucolitiche e antinfiammatorie per le vie respiratorie, diaforetico. Svolge inoltre un’eccellente azione antispamodica a livello dell’apparato digerente soprattutto se legata ad ansia e nervosismo. Le parti utilizzate della pianta sono le foglie, le infiorescenze e le brattee raccolte all’inizio della fioritura e fatte essiccare.

Il tiglio è da sempre considerato l’albero dell’amore coniugale. Questo deriva dall’antica leggenda greca di Filemone e Bauci, coppia di anziani che offre ospitalità a Zeus ed Ermes, nonostante questi si presentino al loro uscio travestiti da mendicanti. Come premio per il loro buon cuore, gli dei offrono alla coppia la possibilità di esaudire un desiderio. Filemone e Bauci chiedono di poter morire insieme e così restare uniti anche nella morte. Quando muoiono, Filemone si tramuta in Quercia, mentre la moglie diviene un Tiglio

Un altro mito greco racconta che la ninfa Filira, figlia di Oceano, viveva nell’isola del Ponto Eusino che porta il suo nome. Un giorno Crono si unì a lei ma, sorpreso dalla moglie Rea, si trasformò in uno stallone e si allontanò al galoppo. Dall’unione fra Crono e Filira nacque Chirone, una strana creatura, mezzo uomo e mezzo cavallo. Filira provò un tale dispiacere per il figlio mostruoso che chiese al padre Oceano di trasformarla in un albero: il Tiglio. Per i Greci questa pianta ha sempre evocato con il suo aspetto e profumo la femminilità, tant’è vero che la consideravano sacra ad Afrodite.

Sotto i tigli gli antichi germani amministravano la giustizia, tenevano assemblea, erano il simbolo della comunità; tant‘è che una coposizione di Schubert ( Der Lindenbaum ) prende il nome proprio da questo albero.